Il mercoledi dei ragazzi.
https://drive.google.com/file/d/1VKxFzpViEMoSLHF043JGlMhHcUoTLqAF/view?usp=sharing
Fare scuola senza voti
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Presentazione Questionario Grazia e Carolina
Questionario per preparare i colloqui scolastici
Questionario per preparare i colloqui scolastici- risultati
Esperienza di scuola primaria a Iglesias
Scuola del Gratuito a Padova
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Una classe che genera vita
Un patto continuo
Laboratori della passione
Lezioni peripatetiche
Un esame diverso
Quando la relazione vince
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Costruire una classe sperimentale di SdG
Quando la didattica si libera del voto
Compiti delle vacanze
Relazioni di classe
Autovalutazione in classe
Lavorare nella gratuità
I Ri-cicloni in Arkansas
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copertina quaderni SDG
La mia classe del Gratuito
scheda narrazione genitori
Lettera di un bambino
Valutazioni senza voti a Vercelli
Esami senza nozionismo
La Scuola Cerioli sceglie la Scuola del Gratuito
Genitori del Gratuito a Orzinuovi
Insegnanti senza voti alla Cerioli
Gratuità alla scuola di infanzia
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Perché lavorare in gruppo
Colloqui individuali
Vita di classe alle superiori
Relazioni in classe alla Primaria
Didattica Attiva
Una scuola per i bambini e le bambine
Matematica attiva
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Ragazzi, queste sono vere e proprie bombe!!!!
Anche l’Esperanto combatte la cultura del profitto!
“Liberare le nuove generazioni dalla cultura del profitto significa fondare un mondo nuovo, operare una rivoluzione sociale come mai è avvenuta nella storia umana…”
sono una maestra spagnola e vorrei avere l´indirizzo di maestre con alunni tra 3 e 5 anni che lavorano in questa maniera.
Gentile Ana Isabel, l’arco temporale a cui si rivolge la Scuola del Gratuito va dall’inizio della scuola primaria (6 anni) sino al temine della scuola secondaria (19 anni). La scelta è stata dettata dal fatto che in Italia le scuole di infanzia sono quasi tutte già impostate alla Gratuità: non ci sono programmi, voti, le attività sono di tipo laboratoriale, il contatto con i genitori continuo e partecipato, gli insegnanti formano equipe pedagogiche ben affiatate.Ci farebbe piacere sapere come funzionano le scuole di infanzia in Spagna. Grazie. Ferdinando Ciani
Buon giorno gentile Ferdinando,
prima di tutto vorrei ringraziarla per la sua risposta. La mia scuola è una scuola speciale perché soltanto c´è una classe e una mestra con sei alunni tra 3 e 5 anni ( a volte arrivano con due anni e finiscono con 6, dipende del mese in cui sono nati) . Una volta alla settimana vengono per un´ora la maestra di inglese, religione e la “logopeda”. Io lavoro simile a voi; non ho un programma ( faccio progetti dove tutti insiemi cerchiamo informazioni per imparare cose nueve su un tema) e lavoro con totale flessibilità , non ho voti , sì informo una volta ogni tre mesi ai genitori : il bambino evoluziona e come; ogni giorno parlo con le mamme quando comincia e finisce la giornata.
Ma secondo me in questa età per i bambini è molto facile imparare e lo approfitto per fargli conoscere molte cose. Ma a volte i bambini non hanno nessun interesse e non è perché il progetto non gli piace… soltanto vogliono fare quello che loro vogliono ( a volte non fare niente )… Con i miei non è un problema grave, ma quando hanno 6,7,8.. anni y devono imparare tante cose , che cosa si fa nella scuola del gratuito ?. Vorrei conoscere la esperienza di una maestra con un alunni che non ha voglia di imparare a scrivere per esempio….Perché non sempre tutti i alunni hanno voglia di imparare o a volte se devono fare qualque sforzo non vogliono farlo….
Aspetto la sua risponta. Ana.
Gentile Ana Isabel Gonzales,
Ferdinando mi ha chiesto di risponderti. Sono Lucia e insegno in una scuola primaria. Fin dalla classe 1, ora sono in 3, ho iniziato un cammino con la pedagogia della scuola del gratuito. Ho lavorato molto sulla relazione con i miei alunni, considerandoli, prima di essere individui con le proprie caratteristiche, pregi e difetti, un gruppo. Un gruppo che si conosce, sta insieme, che si rispetta, aspetta i tempi di tutti……. così sono un po’ usciti dal loro “egoismo” di bambini per andare incontro agli altri. In questo modo non esiste che qualcuno dica: “Non voglio fare niente” perché è il gruppo stesso che si richiama a vicenda. Certo è un lavoro lungo e faticoso, c’è uno stimolo continuo da parte dell’adulto…….ma i risultati ci sono. Se qualcuno insiste nel dire non ho voglia o non mi va, io spesso rispondo che ho bisogno anche del suo “pezzo”, che mi serve il suo aiuto, che il suo lavoro è, per me, indispensabile. In questo modo si sentono stimolati a “fare”, ma anche gratificati, perché quel fare serve a qualcosa, c’è un risultato……hanno, noi diremo come adulti, un obiettivo. Spero di aver risposto alla tua richiesta……in ogni caso contattaci ancora. A presto. Lucia.
Buon giorno Lucia, molte grazie per la tua risposta. Non ho trovato il tempo per risponderti, adesso l´ ho…Sono d´accordo con te, ho la stessa “filosofia” all´ora di educare ai bambini, anche a tutte le persone. Le persone sono individui e ognuno ha la propria personalità, però appartengono a un gruppo. Se si vuole che il gruppo sia “buono”, deve esserci un lavoro personale, di ognuno. Tutto questo è un lavoro da quando la persona è un bambino, ecco qui il nostro lavoro , però abbbiamo bisogno dell´aiuto dei genitori ed anche per me importantissimo de la propria società. Spesso quando un bambino mi dice : “Non voglio farlo”, “non ho voglia”… e cercho di stimularli mi trovo con il riflesso di la società dove abitiamo… Ed a volte ho paura…
Vorrei sapere se c`è un racconto per lavorare con i bambini : ” tutto quello che io faccio è importante per gli altri ”
Anche vorrei rimanere in contatto con voi per condividere le nostre inquietudini ed anche esperienzi nel nostro lavoro… que penso ci piacia lo stesso.
Un cordiale saluto. Ana.
Buon giorno, prima di tutto chiedere scuse per i miei sbagli di ortografia, non devo smettere di fare attenzione quando scrivo e soprattutto nel computer. Il mio professore di italiano ha letto le mie e-mail … ci sono molti errori. Mi aspetto di non farli adesso.
Oggi in Spagna c´è lo sciopero per gli insegnanti e gli studenti; ho ricevuto un video molto grafico. Così potreste avere un´idea della educazione in Spagna
Un cordiale saluto. Ana.
buon giorno,
siccome non ho avuto risposta alla mia ultima e-mail e ho letto un´esperienza della scuola del gratuito, vorrei dire che il paragone tra la classe e un puzzle mi sembra molto buono. Così inventerò un piccolo racconto in cui ognuno sia un pezzo di un puzzle , ed in cui ognuno è ugualmente importante per completarlo. Soltanto se si c´è una collaborazione di tutti e senza rivalità li puzzle si completa.
Molte grazie por la vostra informazione. Un cordiale saluto Ana.
Grazie Ana per il tuo commento. Continua a seguirci Ferdinando
Scusaci se non abbiamo risposto alla tua penultima mail. Ti ringrazio per il video e le informazioni che contiene , molto interessanti. In quale città abiti o lavori? Io mi trovo a Pesaro sul mare Adriatico. Ferdinando
Io abito a Santander che si trova in Cantabria nel nord della Spagna, però lavoro in un piccolo paesino che si chiama Lloredo. Questo paesino è vicino a Santillana del Mar dove si trova la grotta de Altamira molto conosciuta. Un cordiale saluto e buon fine settimana Ana.